Mai più
27 gennaio 2023, Auschwitz, il campo di sterminio che ha prodotto il maggior numero di vittime, oggi Museo di un’orribile memoria. Impossibile capire, impossibile inseguire risposte che nessuno potrà mai dare, impossibile cercare il perché di tanta crudeltà. Rimangono soltanto le testimonianze dei pochi sopravvissuti: quelle registrate di chi ha vissuto quel dramma e ne è uscito vivo, quasi portando con sé un senso di colpa incolmabile persino dalla pietà umana di chi ha perso tutto… tranne la vita. Dei sopravvissuti, alcuni decisero di non dover vivere più, altri, dopo dubbi e tormenti, cominciarono a raccontare, pensando, forse, di non essere creduti. Raccontarono la loro storia, il loro dolore, il loro dimenarsi nei meandri della crudeltà di quegli orribili esseri umani (?), avvinti alla disperazione di veder morire chi amavano: figli, madri, padri, sorelle, fratelli…
Tanto, troppo dolore. Vite spezzate, ma prima piegate alla non dignità, al disconoscimento persino del proprio nome, in un delirio di eventi di aberrante ferocia.
Mai più, mai più, mai più, dunque. Un “mai più” che deve trovare il suo senso ogni giorno, ogni attimo delle nostre giornate, negli occhi e nel cuore di chi soffre e ha bisogno di noi.
Che la shoah non rimanga soltanto una pagina bianca tra la polvere di un vecchio libro di storia. Da qui nasce il nostro “Museo del Dolore”, per un dolore che mai finirà… (classe 3C LSU).