Il significato della liberazione dopo 78 anni di democrazia repubblicana
Stefano Stefanini
NewTuscia – ORTE – Con i i ragazzi Ilaria Ridolfi e Robert Gurinov della classe 5 C del Liceo delle Scienze Umane di Orte, a cura della Prof. Angela Germana Fabbrica, chi scrive con il collega Gaetano Alaimo per la regia di Marco Nicoletti, approfondiremo nella trasmissione Speciale “Festeggiare il 25 aprile, il significato della Liberazione dopo 78 anni di democrazia repubblicana: la parola ai giovani”.
Ilaria Ridolfi e Robert Gurinov della classe 5 C del Liceo delle Scienze Umane di Orte parlano della Festa della Liberazione.
Nel corso della trasmissione ci collegheremo con il presidente provinciale dell’Associazione dei Partigiani Italiani Anpi di Viterbo, Avv. Enrico Mezzetti, che ci illustrerà il significato della ricorrenza di quest’anno “Liberiamoci dalla guerra, dai fascismi, dalla disumanità con la Costituzione” e i programmi delle celebrazioni della Liberazione nelle cittadine della Tuscia.
Una festa nazionale per ricordare il 25 aprile del 1945, di 78 anni fa, quando iniziò la ritirata da parte delle truppe naziste e fasciste da Torino e Milano, in seguito all’arrivo dei partigiani in queste due città, e all’insurrezione della popolazione locale. Quel momento significò per il Paese l’inizio della fine della Seconda Guerra Mondiale, che venne ufficializzata il 29 aprile dello stesso anno con la firma della Resa di Caserta. Fu, però, soltanto dal 1946 che questa data divenne “festa nazionale”, grazie a un decreto di Alcide De Gasperi, che in quel periodo guidava provvisoriamente il Governo italiano.
Con Ilaria Ridolfi e Robert Gurinov abbiamo commentato queste due definizioni della lotta per la Libertà riconquistata dal popolo italiano:
“Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero – perché lì è nata la nostra costituzione.” Piero Calamandrei – politico, avvocato e accademico italiano
Ogni anno continuiamo a festeggiare questa ricorrenza, simbolo della liberazione dalla dittatura, di una resistenza civile che ha posto le basi per la libertà di ognuno di noi.
“Oggi la nuova resistenza in che cosa consiste. Ecco l’appello ai giovani: di difendere queste posizioni che noi abbiamo conquistato; di difendere la Repubblica e la democrazia. E cioè, oggi ci vogliono due qualità a mio avviso, cari amici: l’onestà e il coraggio.” Sandro Pertini – VII Presidente della Repubblica italiana, giornalista e partigiano
Con queste parole, Sandro Pertini, Presidente della Repubblica dal 1978 al 1985, vuole spronare i giovani a difendere la democrazia.
Il ruolo dei giovani, in questo senso, è cruciale. Sono le nuove generazioni a dover riprendere in mano il proprio futuro, con grande responsabilità.
Oggi in tutto il mondo, ragazze e ragazzi chiedono a gran voce il rispetto dei diritti umani, la parità di genere, un’istruzione di qualità, la fine della fame nel mondo e dei conflitti internazionali, per un pianeta felice. Questi obiettivi e tanti altri fanno parte dell’Agenda ONU 2030.
Queste le domande a cui Ilaria Ridolfi e Robert Gurinov hanno espresso le loro opinioni.
- Potete commentare le due affermazioni di Piero Calamandrei e di Sandro Pertini ?
- Leggendo i principi fondamentali della Costituzione, quali articoli secondo voi assicurano i diritti di libertà e realizzazione della persona ?
- Oggi in molti Paesi del mondo le libertà di espressione del pensiero, i diritti finalizzati ad assicurare una vita libera e dignitosa attraverso il lavoro e i doveri di solidarietà, legalità, di partecipazione democratica alla vita dello Stato sono fortemente limitati. Quali sono secondo voi le ragioni di queste criticità ?
- Nella vostra esperienza di vita di giovani Vi sentite limitati in qualche modo nell’esercizio dei diritti ? Quali sono le esigenze che avvertite per costruire una società migliore nel vostro futuro ?
Stefano Stefanini