Educare al patrimonio viaggiando nella storia
Parla e io dimenticherò; insegnami e io potrò ricordare, coinvolgimi e io imparerò” (Benjamin Franklin).
Con questo spirito gli studenti delle classi 3 C LSU e 3 B LS dell’Istituto Omnicomprensivo di Orte hanno partecipato alla fase di Orientamento con l’Università della Tuscia Beni Culturali.
I ragazzi hanno intrapreso un viaggio nella storia alla scoperta del nostro patrimonio culturale attraverso cinque incontri, organizzati con lezioni teoriche e attività laboratoriali a cura dei docenti e studenti dell’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo.
Un percorso di formazione e crescita personale che ha declinato il viaggio in tutti i suoi aspetti: un viaggio fisico, negli spazi e nei laboratori delle varie sedi dell’Unitus; un viaggio nel tempo, dalla Preistoria alla contemporaneità; un viaggio interdisciplinare per scoprire il patrimonio culturale da diversi punti di vista.
Dall’osservazione ravvicinata dei reperti archeologici, provenienti da Cerveteri e Tarquinia, alla messa in atto di test diagnostici all’interno del Laboratorio di Diagnostica e Scienze dei Materiali “Michele Cordaro”, i ragazzi hanno sperimentato sul campo quanto sia fondamentale il dialogo tra discipline scientifiche ed umanistiche e come possano essere appassionanti lo studio e il mondo della ricerca. Particolarmente coinvolgenti sono state le attività svoltesi nei laboratori di restauro di materiali lapidei, superfici decorate dell’architettura e manufatti dipinti su supporto ligneo, in cui gli studenti hanno scoperto la complessità del lavoro che si nasconde dietro ogni intervento di restauro.
Camminare tra le mura del complesso di S. Maria in Gradi, vivere i laboratori universitari e ascoltare le testimonianze di chi fa ricerca e lavora per la conservazione dei Beni culturali ha arricchito il pensiero degli studenti, che hanno iniziato a guardare con maggiore consapevolezza la realtà che li circonda. La visita al Sistema Museale d’Ateneo dell’Unitus ha permesso loro di confrontarsi con diverse tipologie di collezioni, da quelle demo-antropologiche a quelle scientifiche: una pluralità di voci accomunate dalla necessità di una partecipazione attiva per la tutela e la valorizzazione dei Beni culturali.
L’approfondimento sul patrimonio librario, accompagnato dalle toccanti parole della scrittrice Amelia Rosselli, è stato in fine un’occasione per ricordare che la grande Storia è fatta di tante piccole storie: le nostre.
Un patrimonio culturale che continua a vivere, sorprendere, ed emozionare e che da oggi parlerà anche attraverso i nostri studenti.
Si ringrazia la Professa Micozzi Marina docente di Beni Culturali e il suo gruppo di lavoro Prof De Vincenzo, Prof Di Nocera Prof Romagnoli, Prof Ponzi, Prof Pogliani, Prof Agresti e la dott.ssa Pontesilli, direttrice del polo umanistico della biblioteca di Ateneo e la dott.ssa Anelli del Sistema museale di Ateneo.