Conosciamo il corpo umano: l’apparato circolatorio……
Un modello per studiare scienze!
Bambini e ragazzi sono sempre interessati a sé stessi, al proprio corpo sempre in crescita. Sono curiosi e talvolta anche un po’spaventati da ciò che non conoscono ancora di sé. Percezioni, sensazioni, funzioni degli apparati e organi sono da distinguere, riconoscere, scoprire e imparare.
Disegnare e costruire modelli è di grande aiuto sia ai ragazzi per dare concretezza all’immaginazione e al ragionamento sia all’insegnante che ha modo di interpretare il loro pensiero, di scoprire i misconcetti e le incomprensioni linguistiche.
L’approccio è stato quello di proporre un’attività che, oltre a fornire conoscenze e prove pratiche sui contenuti trattati, risultasse da stimolo per successivi ulteriori approfondimenti e riflessioni nonché motivasse gli allievi ad interessarsi ad argomenti nel campo delle scienze naturali. Capire chi siamo, come siamo fatti e in che modo viviamo sono esigenze vitali delle persone. Fin dalla Scuola dell’Infanzia, sentendoli ripetere, i bambini imparano i nomi di qualche parte del corpo, ma è difficile per loro passare da un sistema di nomenclature a un sistema di spiegazioni.
Nel costruire un modello di corpo adeguato, bisogna guardare insieme il funzionamento di organi e di apparati differenti, cercandone le reciproche dipendenze. Ad esempio, per comprendere meglio tutto quello che riguarda la grande e la piccola circolazione, ovvero il lessico specifico e le varie informazioni, utili a uno studio più approfondito, la classe 2A, guidata dalla professoressa Pesciaroli, ha realizzato un modello dell’apparato cardiocircolatorio. Grazie a questo modellino, è possibile vedere non solo tutte le parti che compongono il cuore ma anche capire, grazie a due pompe elettriche messe a circuito, come il sangue circola dai polmoni verso il cuore per essere poi trasportato in tutto il corpo e dai qui, dopo avere ceduto ossigeno ed essersi caricato di anidride carbonica e sostanze di rifiuto, essere riportato al cuore e di nuovo ai polmoni.