79 anni di democrazia repubblicana. Lo abbiamo chiesto a due giovani studentesse
Pubblichiamo da TELE RADIO ORTE e NEWTUSCIA.IT
LA FESTA DELLA LIBERAZIONE 1945 – 2024
Inserito da Serena Biancherini | Apr 20, 2024
79 anni di democrazia repubblicana. Lo abbiamo chiesto a due giovani studentesse
Stefano Stefanini
NewTuscia – ORTE – Festeggiare il 25 aprile, il significato della Liberazione oggi dopo 79 anni di democrazia repubblicana: nella trasmissione Fatti e Commenti in onda su Teleorte e visibile su www.teleorte.it abbiamo dato la parola a due giovani studentesse: a Beatrice Evangelistella della 5 a del Liceo Scientifico don Delfo Gioacchini e a Matilde Pieri della 5 c del Liceo delle Scienze Umane di Orte.
L’intervista è’ stata curata dalla prof. Germana Fabbrica, fiduciaria della dirigente scolastica prof. Viviana Ranucci, che ringraziamo per la gentile disponibilità.
Link della trasmissione: https://youtu.be/WS1jJ8yDyUw
Una festa nazionale per ricordare il 25 aprile del 1945, di 79 anni fa, quando iniziò la ritirata da parte delle truppe naziste e fasciste da Torino e Milano, in seguito all’arrivo dei partigiani in queste due città, e all’insurrezione della popolazione locale.
Quel momento significò per il Paese l’inizio della fine della Seconda Guerra Mondiale, che venne ufficializzata il 29 aprile dello stesso anno con la firma della Resa di Caserta. Fu, però, soltanto dal 1946 che questa data divenne “festa nazionale”, grazie a un decreto di Alcide De Gasperi, che in quel periodo guidava provvisoriamente il Governo italiano. “
“Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero – perché lì è nata la nostra costituzione.”
Piero Calamandrei – politico, avvocato e accademico italiano Ogni anno continuiamo a festeggiare questa ricorrenza, simbolo della liberazione dalla dittatura, di una resistenza civile che ha posto le basi per la libertà di ognuno di noi.
“Oggi la nuova resistenza in che cosa consiste. Ecco l’appello ai giovani: di difendere queste posizioni che noi abbiamo conquistato; di difendere la Repubblica e la democrazia. E cioè, oggi ci vogliono due qualità a mio avviso, cari amici: l’onestà e il coraggio.”
Sandro Pertini – VII Presidente della Repubblica italiana, giornalista e partigiano Con queste parole, Sandro Pertini, Presidente della Repubblica dal 1978 al 1985, vuole spronare i giovani a difendere la democrazia. Il ruolo dei giovani, in questo senso, è cruciale. Sono le nuove generazioni a dover riprendere in mano il proprio futuro, con grande responsabilità.
Oggi in tutto il mondo, ragazze e ragazzi chiedono a gran voce il rispetto dei diritti umani, la parità di genere, un’istruzione di qualità, la fine della fame nel mondo e dei conflitti internazionali, per un pianeta felice. Questi obiettivi e tanti altri fanno parte dell’Agenda ONU 2030.
Su queste affermazioni ho sollecitato i pareri delle ragazze su alcuni temi di attualizzazione dei valori della “Liberazione”, sull’impegno pubblico dei giovani per assicurare nel loro avvenire una vita libera e dignitosa attraverso il lavoro e i doveri di solidarietà, legalità, di partecipazione democratica alla vita dello Stato:
- Potete commentare le due affermazioni di Piero Calamandrei e di Sandro Pertini?
- Leggendo i principi fondamentali della Costituzione, quali articoli secondo voi assicurano i diritti di libertà e realizzazione della persona?
- Oggi in molti Paesi del mondo le libertà di espressione del pensiero, i diritti finalizzati ad assicurare una vita libera e dignitosa attraverso il lavoro e i doveri di solidarietà, legalità, di partecipazione democratica alla vita dello Stato sono fortemente limitati. Quali sono secondo voi le ragioni di queste criticità?
- Nella vostra esperienza di vita di giovani Vi sentite limitati in qualche modo nell’esercizio dei diritti? Quali sono le esigenze che avvertite per costruire una società migliore nel vostro futuro?
Le risposte delle giovani studentesse sono state eloquenti e significative, ci fanno sperare in un futuro migliore, se prevarrà lo spirito di concordia, di Pace e collaborazione tra i popoli, oltre i conflitti e le guerre del tempo presente.
Questo augurano al mondo e all’Italia i nostri giovani per la festa del 25 aprile prossimo!